Come scegliere il flash per fotocamere reflex

Che si voglia andare sul semplice e senza sforare il budget, oppure che si desideri quel pizzico in più di creatività, la scelta nel panorama dei flash è molto vasta. Conoscere l’attrezzatura e le caratteristiche da ricercare: Tutto ciò che serve avere in un flash.

A TUTTA POTENZA

Un elevato numero guida (NG) indica maggiore potenza disponibile. È utile non solo per illuminare il lampo contro pareti o soffitto, o quando si utilizza un diffusore.

MODALITÀ WIRELESS

Dei flash dotati di funzioni wireless, alcuni funzionano solo come slave, mentre altri offrono completa funzionalità master/slave; questi ultimi sono utili per realizzare configurazioni multi flash.

LUCE AUSILIARIA AF

Questa funzione può aiutare davvero molto la fotocamera a mettere a fuco nella quasi totale oscurità, dato che proietta sul soggetto una griglia rossa a cui è facile “agganciarsi” per il sistema autofocus.

ORIENTAMENTO ORIZZONTALE, VERTICALE E ZOOM

La rotazione orizzontale e verticale della parabola assicurano usabilità sia con l’orientamento panorama, sia con l’orientamento ritratto della fotocamera. Una parabola zoom, dal canto suo, consente di raggiungere soggetti più lontani quando si usano le focali più lunghe.

DISPLAY LCD

Un display LCD è comodo in tutti i casi, ma è quasi essenziale per i modelli che offrono molte opzioni di funzionamento, dato che consente di avere sempre sottocchio tutte le impostazioni effettuate.

TUTTO SOTTO CONTROLLO

I modelli base offrono pochissimi controlli, il che obbliga a effettuare le regolazioni dal menu della fotocamera. Controlli diretti assicurano maggiore rapidità di esecuzione quando è necessario cambiare impostazioni. I flash esterni danno molta più flessibilità rispetto ai modelli integrati (che molte reflex professionali non offrono nemmeno).

Tutti i modelli in questa prova sono dedicati per fotocamere Nikon, quindi utilizzano la lettura TTL (Trought The Lens). In questo modo, si deve solo collegare il flash alla slitta a contatto caldo e passare alla modalità TTL, un pre-lampo verrà letto dall’esposimetro della fotocamera attraverso l’obiettivo e servirà per impostare la potenza del flash automaticamente. Comunque le cose non sono sempre così semplici.

Il metodo preferito da Nikon per la lettura del flash è chiamato TTL-BL (Balance Light). Questo metodo prende in considerazione il livello di luce ambientale e la brillantezza complessiva della scena, in modo che il soggetto in primo piano non risulti sovraesposto dal flash. Lo scopo è naturalmente quello di ottenere immagini dall’aspetto naturale.

Quando però si desiderano i soggetti in primo piano ben illuminati a prescindere dalla sfondo, la normale misurazione TTL rimane la soluzione migliore. Alcuni dei modelli più sofisticati consentono di passare dalla modalità BL alla modalità normale con opportuno selettore.

Altri come Nikon SB-300 o il Nikon SB-700, per passare alla modalità standard richiedono che venga impostata la lettura esposimetrica della fotocamera su spot. Nei nostri test, il modello Nissin sembra funzionare solo in modalità TTL-BL, e il modello Sunpack solo in modalità TTL standard, a prescindere dalle impostazioni della fotocamera.

Molti flash dispongono di comandi appositi per la compensazione, ma se non è questo il caso, è comunque sempre possibile effettuare la compensazione attraverso la fotocamera.

POTENZA MASSIMA

La massima potenza disponibile, indicata dal “Numero guida”, varia da un modello all’altro. tutti sono sufficientemente potenti da illuminare soggetti vicini, ma la potenza extra fa comodo quando si vuole far rimbalzare la luce sulle pareti per ottenere un effetto più morbido. Tutti i modelli in prova consentono la rotazione sia orizzontale sia verticale, tranne il Nikon SB-300 che offre la sola inclinazione verticale.

Inoltre tutti tranne l’Nikon SB-300 hanno una parabola zoom motorizzata, capace di concentrare la luce su una piccola area quando si usano lunghe focali, arrivando così più lontano. Molti offrono anche, per esigenze opposte, un diffusore grandangolare.

Per ottenere un effetto di illuminazione più naturale, è utile usare il flash lontano dalla fotocamera. questo veniva fatto tramite un apposito cavo (cavo syncro flash o PC sync), come il Nikon SC-29, per collegare fotocamera e flash. Le fotocamere Nikon più avanzate possono però usare il flash integrato come comando wireless per flash remoti.

Molti flash moderni possono operare in modalità wireless slave, in modo da rispondere al comando del flash principale (master). Ancora meglio, alcuni modelli di flash avanzati offrono sia la funzione slave sia la funzione master; in questo modo, possono funzionare in gruppi offrendo più punti luce.

TRUCCHI:

I modelli più ricchi di funzioni esibiscono anche la funzione auto FP (detta anche high speed sync, sincronizzazione con tempi brevi) e luce stroboscopica.

La prima consente l’utilizzo di tempi di scatto ridotti anche in presenza di flash, sia pure con una riduzione della potenza massima disponibile per il lampo.

La seconda modalità strobo fornisce invece una sequenza di impulsi (di nuovo, a potenza ridotta) in modo da poter congela l’azione in istanti multipli successivi nel corso di una lunga esposizione.

IL FLASH OFF-CAMERA:

Usare il flash lontano dalla fotocamera garantisce un effetto più naturale

1. CAVO A SPIRALE

Il Nikon SC-29 è un cavo che consente di azionare il flash a distanza mantenendo la piena funzionalità TTL. Offre inoltre un lampo d’assistenza AF, così la messa a fuoco risulterà agevolata qualunque siano posizione e direzione del flash.

2. OPZIONE WIRELESS

Con fotocamere come la D90 e la D7200 è possibile utilizzare il flash integrato come comando wireless per flash esterni. Basta assegnare questa funzione, insieme alla modalità di controllo disponibile tra TTL manuale o trigger, nel menu dedicato

3. L’UTILITÀ DI UNO “SCHIAVO”

Impostata la funzionalità di controllo (master) per il flash remoti in modalità slave. Poi devi impostare il canale di comunicazione e, nel caso di più punti luce, il gruppo di appartenenza di ogni flash.

10 COSE DA IMPARARE SULLA SCELTA DEL FLASH:

Data la varietà di proposte disponibili, è vantaggioso concentrarsi su quelle più ricche di opzioni

1. INTUITIVITÀ

Controlli intuitivi risultano molto più rapidi ed efficaci rispetto alle regolazioni effettuate tramite i menu della fotocamera.

2. DISPLAY

Un completo schermo informativo è un grande vantaggio, che consente di avere sempre tutto sotto controllo.

3. AGGIUNGERE MORBIDEZZA

Un diffusore come lo StoFen Ombi Bounce aiuta a produrre luce morbida per i ritratti indoor. I Nikon SB-700 e SB-910 vengono forniti con diffusore integrato.

4. PARABOLA AUSILIARE

Far rimbalzare la luce sul soffitto p sulle pareti è un buon modo di addolcire le ombre. Il Metz 58 AF-2 e il Nissin Di866 Mark II sono dotati di una parabola secondaria per fornire luce di fill.in.

5. CONTROLLO REMOTO

È possibile e facile utilizzare il flash integrato per comandare unità esterne aggiuntive, ma se non si desidera che la luce del flash integrato illumini la scena, meglio utilizzare un comando remoto via cavo.

6. RICARICA OTTIMALE

I flash si ricaricano più velocemente utilizzando batterie ricaricabili NiMH, il che riduce i tempi morti tra uno scatto e l’altro.

7. STAFFA IN METALLO

La piastra di fissaggio che scivola sulla slitta a contatto caldo è di solito in metallo. Nel caso dei Metz 44 AF-1, Sigma e Sunpak, è in plastica.

8. FV LOCK

La funzione Flash Value Lock, analoga alla funzione AE Lock, consente di misurare e mantenere la lettura esposimetrica e la potenza del lampo quando il soggetto è decentrato.

9. ZOOM

Molte parabole motorizzate si estendono per coprire focali equivalenti a 24-105mm (formato FX). I Nikon SB-700 e SB-910 vanno oltre, coprendo rispettivamente gli intervalli 24-120mm e 17-200mm.

10. STOP AL RONZIO

A differenza delle precedenti generazioni, che durante la ricarica emettevano il classico ronzio, i modelli in prova sono silenziosi, sebbene il Sunpak emetta un sibilo all’accensione.

Ecco un rapido consiglio per ottenere immagini professionali con una singola unità esterna.

Solitamente crediamo che il flash serva solo quando la luce ambientale è poca, ma anche in pieno sole può rivelarsi indispensabile. Il flash, staccato dal corpo macchina, è eccezionale per dare impatto e spettacolarità ai ritratti in esterni.

In genere un punto di vista basso non dona nei ritratti, ma è efficace in immagini come questa, in cui vogliamo dare imponenza al soggetto.

Includiamo sempre accessori, come la la mazza da baseball, per descrivere il contesto. Se possibile fotografiamo il nostro eroe alla fine di una partita o di un allenamento, in modo da mostrare il sudore (oppure simuliamo spruzzando un po’ d’acqua sul viso!).

COME ALLESTIRE LO SCATTO

Montiamo l’unità flash a circa 45° rispetto al soggetto. Cerchiamo l’esposizione con una lettura a flash escluso. Per una foto come quella in anteprima di questo post, impostiamo in manuale, valori ISO 100 e 1/200 di secondo, per poi regolare il diaframma fino a sottoesporre lo sfondo di 1 stop. Infine, accendiamo il flash e regoliamone la potenza secondo le nostre esigenze.

Come utilizzare il flash per ritratti esterni


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