Fermare i momenti migliori in uno scatto è stato possibile fin dagli inizi del XIX secolo ed è oggi un hobby per molti, oltre che una professione creativa molto ambita. Grazie ai filtri per fotocamere è possibile aggiungere determinate caratteristiche alle foto prima di scattarle. Se il materiale più usato in passato era la gelatina, ora in commercio si trovano soprattutto filtri in vetro ottico o plastiche speciali.

Il filtro fotografico è un accessorio ottico che si applica alle macchine fotografiche sia analogiche sia digitali. Permette di modificare le immagini scattate e ne esistono molte tipologie, diverse nel materiale e nel colore, in base alle modifiche che si intendono ottenere.

Come scegliere un filtro reflex?

Esistono tipi diversi di filtri per le fotocamere reflex, da quelli polarizzati che servono per eliminare i riflessi di luce, a quelli a densità neutra (ND) che riducono la luce in entrata nell’obiettivo e sono consigliabili in caso di foto a lunga esposizione durante il giorno.

Molto usato è anche il filtro UV, che filtra i raggi ultravioletti e protegge la lente frontale della nostra macchina: doppia utilità in un solo filtro. Si possono trovare anche filtri close-up che riducono la distanza di messa a fuoco e filtri creativi, adatti più che altro alla fotografia analogica.

Quando si acquista un filtro, è importante considerare la misura del diametro, la cui filettatura deve corrispondere all’obiettivo della fotocamera. Un’ulteriore distinzione è quella tra fotocamere analogiche e digitali: in quest’ultimo caso, infatti, sono necessari filtri diversi poiché l’immagine è modificabile con programmi specifici in fase di post-produzione.

I filtri rimangono essenziali anche nell’era della fotografia digitale, poiché certi risultati naturali in fase di scatto richiedono determinati filtri non riproducibili dopo lo scatto.

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